Ipocondria

Chi non si preoccupa per la propria salute? È una pratica assolutamente naturale.
Tuttavia a volte la preoccupazione di avere, o poter sviluppare, una malattia si manifesta in maniera sproporzionata rispetto alla realtà dei fatti.
Può essere la paura di una malattia mortale, oppure estremamente dolorosa, ma il sentimento irrazionale legato a questa possibilità non cambia.
In alcuni casi è anche definita “ansia da malattia” e in queste situazioni non importano le rassicurazioni, le diagnosi mediche, il tormento persiste e comporta ostacoli nella vita di tutti i giorni.
Chi soffre di questo disagio vive in uno stato di costante allerta, in ascolto di tutti i segnali, anche innocui, inviati dal proprio corpo.
Esistono, infatti, casi in cui le normali sensazioni corporee, più o meno intense o dolorose, vengono percepite come qualcosa di anormale, unico nel suo genere, tanto da ricorre a visite mediche eccesive e/o a uno stato di angoscia cronico.
In più, i sintomi del disagio relativi a questa paura vengono di solito associati dal paziente a qualcosa di fisico, riconducibile appunto al pensiero ossessivo che lo angoscia: “ho qualcosa che non va”.
La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare il paziente a modificare i pensieri disfunzionali di questo tipo, riducendo in questo modo le preoccupazioni fino ad eliminarle.
Essa prevede due fasi, ossia quella di comprendere le idee errate per sostituirle con altre che permettano al paziente di generarne di differenti, riguardo ai sintomi corporei che sperimenta.
E poi la seconda in cui il soggetto si dovrà confrontare gradualmente con la situazione temuta, scoprendo così di saper ridurre gli evitamenti, allo scopo di migliorare il tenore di vita.